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Le lingue dell’antica Puglia

Il messapico è una lingua indoeuropea attestata tra il VI ed il II sec. a.C. nella II regione augustea Apulia et Calabria. Si tratta di una lingua di frammentaria attestazione, isolata all’interno delle lingue dell’Italia antica, poiché le circa 650 iscrizioni pervenute sono brevi, frammentarie e di contenuto prevalentemente onomastico.

Le fonti storiografiche antiche ci descrivono la regione in età preromana. Prendendo come riferimento Erodoto (Hist. 4.99.2-5), gli storici designavano con Iapigia o Apulia un territorio occupato dai Messapi (Μεσσάπιοι) a sud della linea che collega Taranto a Brindisi, dai Peuceti (Πευκέτιοι) nella parte occidentale e dai Dauni (Δαύνιοι) più a nord (penisola del Gargano).

Dal punto di vista genealogico, pur tralasciando i tentativi di far derivare il messapico dall’illirico, il messapico è una lingua originaria dei Balcani, il cui sviluppo e storia si sono svolti nel territorio salentino. La lingua mostra caratteristiche proprie rispetto alle altre lingue della penisola italica: dal punto di vista fonetico la resa di i.e. /*ŏ/ come /a/, evidente in tabara (‘sacerdotessa’) da *tobhoros. Dal punto di vista morfologico la presenza di un genitivo singolare in -ihi, per cui ci sono stati vari tentativi di ricondurlo alternativamente a *-osio (cfr. latino e falisco arcaici -osio) oppure a *-ih2 (cfr. latino e falisco -ī) Alle specificità si accostano anche caratteristiche condivise dalle altre lingue italiche: spicca dal punto di vista fonetico, una marcata palatalizzazione consonantica, rapportabile con quella presente nelle varietà sabelliche (osco di Bantia); dal punto di vista sintattico e onomastico condivide con le altre lingue dell’Italia antica la formula bimembre caratterizzata dal prenome dell’individuo e dal gentilizio, il nome della famiglia di appartenenza, anziché dal patronimico.

La documentazione epigrafica di area messapica consta di più di 600 iscrizioni, nella maggior parte dei casi testimoniate all’interno delle tombe a cassone, caratterizzate dal nome e dal gentilizio della persona sepolta; seguono le attestazioni su ceramica come, ad esempio, i vasellami da Ostuni e le iscrizioni su supporti architettonici di fruizione pubblica, più lunghe delle altre tipologie e spesso precedute dall’invocazione a Zeus.

 

L’epigrafia della zona peuceta è scarna e risulta difficoltoso tracciare un quadro epigrafico e linguistico coerente, poiché le poche decine di iscrizioni attestano principalmente nomi propri su pesetti di telaio e sono in cattivo stato di conservazione.

L’epigrafia daunia, presente a partire dal IV secolo a.C., ci offre un numero un po’ più ampio di testi, in alcuni casi più lunghi e, grazie ai quali si possono riscontrare differenziazioni nelle abitudini grafiche e linguistiche rispetto all’area messapica.  

Ad arricchire il quadro epigrafico della regione potrebbe essere decisivo lo studio sistematico e dettagliato del santuario marittimo di Grotta della Poesia, nel Salento, che presenta sulle sue pareti aggettanti centinaia di iscrizioni sovrapposte in lingua greca, latina e messapica che, purtroppo, ancora non sono state censite e studiate nella totalità.

La cultura della regione sembra non aver risentito degli influssi delle popolazioni sabelliche, se non nelle regioni di confine, almeno fino al III secolo, che rappresenta il picco delle attestazioni epigrafiche epicoriche. Una riduzione del numero delle epigrafi a partire dal II secolo a.C. va di pari passo con la romanizzazione della regione che comporterà l’assimilazione culturale e linguistica ad opera del latino, fino alla totale estinzione successiva alla lex Iulia municipalis del 45 a.C., che determinò il progressivo abbandono della pratica epigrafica in lingua epicoria.

 

Bibliografia

- Untermann, J. 1964. «Die messapischen Personennamen». In Die Sprache der Illyrier. II. hrsg. H. Krahe, 153–213. Wiesbaden.

- De Simone, C., Marchesini, S. 2012. Monumenta Linguae Messapicae, Wiesbaden.

- Marchesini, S. 2020. «Messapico». Palaeohispanica 20: 495–530.

 

Ultimo aggiornamento

10.04.2021

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