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Il greco nell'Italia antica

Il greco è una lingua della famiglia indoeuropea che fa gruppo a sé ed è attestata in maniera pressoché ininterrotta dal II millennio a.C. ai giorni nostri. Fino alla creazione e all’estensione della koinè a partire dal IV sec. a.C. non si parla di unica lingua, bensì di dialetti greci: alla suddivisione classica in tre gruppi (ionico-attico, eolico, dorico), tradizionalmente connessa alla tripartizione delle tribù originarie greche, gli studi più recenti hanno sostituito la ripartizione dei dialetti in quattro gruppi, ovvero arcado-cipriota, ionico-attico, eolico e dialetti del Nord-Ovest.

La colonizzazione greca del Sud Italia iniziò nell’VIII sec a.C. e si protrasse fino alla metà del VI sec. a.C. Essa comportò lo spostamento verso Ovest di gruppi di origine euboica-calcidese, dorica, ionica e attica, i quali occuparono la Sicilia e il Sud Italia (porzione territoriale storicamente conosciuta come Magna Grecia). Le più antiche colonie greche d’occidente furono Pitecusa (sull’odierna isola di Ischia, si discute se fosse propriamente una colonia o un emporio) e Cuma (757 a.C.) in Italia e, in Sicilia, Nasso (734 a.C.) e Siracusa (733 a.C.). I coloni instaurarono un rapporto ora conflittuale, ora più o meno amichevole, con punte di evidente ellenizzazione, con le popolazioni indigene delle terre di volta in volta conquistate.

Le iscrizioni che attestano la presenza greca in Italia sono redatte in due varietà dialettali (ionico-attico e dorico) che tendenzialmente presentano tratti conservativi rispetto a quelle della madrepatria. Il greco d’Italia fu a lungo vitale, anche sotto la dominazione romana, e costanti rimasero nel tempo i contatti delle colonie con le terre di origine. Le relazioni storiche e politiche tra le colonie portarono a diversi tipi di interazioni tra i dialetti: in generale, le testimonianze restituiscono una situazione in cui le colonie di dialetto ionico subirono la pressione delle altre varietà di matrice dorica, tanto in Italia quanto in Sicilia, fino, in alcuni casi, alla sostituzione dialettale (a Reggio si passò da ionico a dorico, a Siris da ionico ad acheo, a Locri da dorico mitior a dorico severior). In questa interazione le colonie doriche di Siracusa e Taranto rivestirono il ruolo importante di centri di convergenza e standardizzazione linguistica. Le evidenze epigrafiche attestano inoltre in età ellenistica e romana l’impiego della koinè ionico-attica, caratterizzata da tratti tipici della lingua parlata.

Nelle iscrizioni sono adoperati due alfabeti epicorici, tradizionalmente indicati come rosso (varietà occidentale) e blu (varietà orientale). Sulla base della prima varietà furono elaborati l’alfabeto etrusco e quello latino.

Le iscrizioni greche d’Italia sono varie per supporto scrittorio, tipologia testuale (iscrizioni funerarie, votive, defissorie, giuridiche, di proprietà) e lunghezza. Scarse sono le attestazioni più arcaiche e prossime alla fondazione delle colonie, ma la documentazione complessiva arriva fino all’età imperiale. Tra le iscrizioni più note la cosiddetta ‘coppa di Nestore’ e le Tavole di Eraclea. La prima, un’iscrizione su kotyle rodia rinvenuta a Pitecusa, è probabilmente il più antico documento in greco: risale all’VIII sec. a.C. e presenta un’iscrizione metrica di tre versi, in dialetto ionico. Le seconde sono tavole di bronzo databili al IV sec. a.C. che contengono su un lato due decreti relativi ai santuari di Dioniso e Atena Polias presso Eraclea, odierna Policoro, sull’altro la lex Iulia Municipalis, testo recenziore (I sec. a.C.) in latino.

Bibliografia

Profili linguistici e introduzioni:

- Adrados, F. R. 2005. A History of the Greek Language: From Its Origins to the Present. Brill.

- Tribulato, O, ed. 2012. Language and Linguistic Contact in Ancient Sicily. Cambridge Classical Studies. Cambridge: Cambridge University Press.

- Consani, C. 2016. «The Greek of Italy between Archaism, Internal Evolution and Contact Phenomena» 21 (2): 99–115.

- Dubois, L. 1989. Inscriptions grecques dialectales de Sicile: contribution à l’étude du vocabulaire grec colonial. Collection de l’Ecole française de Rome 119. Roma: Ecole française de Rome.

Testi:

- Arena R. 1996 (II ed.), 1996. Iscrizioni greche arcaiche di Sicilia e Magna Grecia. Iscrizioni di Sicilia, 1. Iscrizioni di Megara Iblea e Selinunte. Pisa: Nistri Lischi (I ed. Milano 1989).
———. 1992. Iscrizioni greche arcaiche di Sicilia e Magna Grecia. 2: Iscrizioni di Sicilia. Iscrizioni di Gela e Agrigento. Milano: LED.
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Dubois, L.. 1995. Inscriptions grecques dialectales de Grande Grèce. 1: Colonies eubéennes, colonies ioniennes, Emporia. Hautes études du monde gréco-romain 21. Genève: Droz.
———. 2002. Inscriptions grecques dialectales de Grande Grèce. 2: Colonies achéennes. Hautes études du monde gréco-romain 30. Genève :  Paris: Droz,  Librairie Champion.
———. 2008. Inscriptions grecques dialectales de Sicile. Hautes études du monde gréco-romain 40. Genève :  Paris: Droz.

Ultimo aggiornamento

10.04.2021

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