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La lingua venetica

Il venetico è una lingua indeuropea parlata dall’antico popolo dei Veneti, attestata da oltre 500 iscrizioni datate tra il VI e il I sec. a.C.

I documenti epigrafici sono stati rinvenuti, in gran parte, nell’attuale Veneto con l’eccezione delle aree settentrionali delle province di Verona e Vicenza, pertinenti alla cultura dei Reti, ma anche in Friuli Venezia-Giulia, in Austria e in Slovenia.

Le iscrizioni impiegano varietà distinte di un alfabeto locale su base etrusca e abbracciano diverse tipologie testuali: testi funerari, votivi e pubblici, che presentano nella maggior parte dei casi schemi formulari ripetitivi, così da rendere ardua l’interpretazione dei testi che si discostano da questi modelli come nel caso della tavola bronzea atestina. 

Si tratta di una lingua di frammentaria attestazione, per cui la ricostruzione della grammatica non può che essere lacunosa e incompleta. Una categoria molto attestata è invece l’onomastica personale. Sebbene ancora oggi sussistano problemi per una corretta classificazione linguistica del venetico è assodato che si tratta di una lingua indoeuropea appartenente al ramo italico. I problemi di un corretto inquadramento emergono al momento di stabilire la posizione precisa rispetto alle lingue sabelliche e al latino. Alcuni indizi fonetici fanno propendere per una maggiore affinità col latino, con cui condivide gli esiti delle sonore aspirate indoeuropee *bh, *dh > f- (es. fagsto < *dhh1-), -b- (-bos < *-bhos), -d- (loudero- < *leudh-), *gh h- (hosti- < *ghosti-) e delle labiovelari *kw > -kv- (-kve < *-kwe), *gw > v(vivo- < *gwiwo-) e morfologici come nel caso della corrispondenza col latino di un genitivo singolare in -i, sebbene, anche a causa della scarsità della documentazione, non c’è unanimità di vedute.

Analizzando il corpus documentario, alle oltre 500 iscrizioni sicuramente venetiche possono essere aggiunti circa 200 frammenti iscritti e un gruppo di circa 50 iscrizioni definite venetico-latine, in alfabeto latino ma con una fenomenologia linguistica attribuibile in varia misura al venetico.

Tra i testi funerari spiccano le iscrizioni funerario-commemorative su ciottoloni o su stele, tra cui gruppi importanti sono stati rinvenuti nei principali centri urbani venetici Este e Padova. Difficoltosa è, però, una corretta datazione, che si basa esclusivamente sull’analisi di fattori stilistici testuali, dei supporti e, quando possibile, del contesto archeologico. Rispetto ad altre tradizioni epigrafiche le iscrizioni su roccia o frammenti sono piuttosto rare. I supporti privilegiati sono: elementi fittili in varie forme ceramiche; manufatti in pietra quali stele, cippi, ciottoloni lavorati, pilastrini; oggetti di bronzo, quali lamine, stili scrittori, recipienti. 

Oltre alle iscrizioni funerarie sono attestate iscrizioni sacre, quasi esclusivamente di carattere votivo, iscrizioni pubbliche ma anche - e questo è un unicum nell’Italia antica -, alcune tavolette bronzee alfabetiche, provenienti dal santuario di Reitia ad Este, che riproducono lo schema-base per gli esercizi di apprendimento della scrittura. Dal santuario provengono anche dediche poste su riproduzioni bronzee di stili da scrittura.

Bibliografia

Grammatiche e profili linguistici:

- Pellegrini, G. B., Prosdocimi, A. L. 1967. La lingua venetica, I-II, Padova-Firenze.

- Lejeune, M. 1974. Manuel de la langue vénète, Heidelberg : C. Winter.

- Prosdocimi, A. L. 1988. «La lingua». In I Veneti antichi. Lingua e cultura, a cura di A. L. Prosdocimi e G. Fogolari. Padova.

Testi:

- Marinetti, A. 1999. «Iscrizioni venetiche. Aggiornamento 1988-1998», Studi Etruschi 63: 461-476.

- Marinetti, A. 2004. «Venetico: rassegna di nuove iscrizioni (Este, Altino, Auronzo, S. Vito, Asolo)», Studi Etruschi 70: 389-408.

- Marinetti, A. 2009. «Le iscrizioni venetiche dal santuario in località Fornace di Altino (VE)», Studi Etruschi 73: 421-450.

- Marinetti, A. 2016. «Iscrizioni venetiche dalla necropoli di Montebelluna (TV): prime evidenze», Studi Etruschi 78: 261-268.

Introduzioni:

- Marinetti, A. 2020. «Venetico», Palaeohispanica 20: 367-401.

Ultimo aggiornamento

10.04.2021

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