Il modello lessicale è stato definito tenendo conto delle specificità delle lingue trattate e dei principi più attuali della rappresentazione semantica dei dati linguistici.
Il lessico è rappresentato in conformità al modello Ontolex-lemon, lo standard de-facto per i Dati Linguistici Aperti Collegati (o in inglese Linguistic Linked Open Data (LLOD), e codifica informazioni relative alle Forme attestate (ricostruite) grammaticali e ortografiche descrivendone le caratteristiche morfosintattiche, etimologiche e semantiche.
Per la codifica semantica abbiamo adottato la classificazione dei campi semantici proposta da Buck (1949), ampiamente utilizzata nell'ambito degli studi indoeuropei. Poiché l'adattamento elettronico della lista dei campi semantici di Buck, disponibile in formato HTML nell'IE Lexicon, non è conforme ai principi del web semantico, abbiamo adattato entrambe e sviluppato una tassonomia SKOS che mantiene i riferimenti web (gli URL) alle pagine corrispondenti nell'IE Lexicon.
Il lessico include anche informazioni relative alle iscrizioni in cui le forme sono attestate, con puntatori diretti al corpus ItAnt di edizioni critiche delle iscrizioni.
Il lessico multilingue delle lingue dell’Italia antica è stato poi realizzato interamente utilizzando lo strumento di editing messo appunto nel contesto del progetto e integrati nella piattaforma web, che abbiamo chiamato DigItAnt.
Riferimenti e Risorse:
Ultimo aggiornamento
22.09.2024